Northumbria coast to coast tra paesaggi mozzafiato
- Federica
- 21 set 2017
- Tempo di lettura: 4 min

Quanto amo l'Inghilterra, specie dopo le roventi giornate estive di quest'anno, quando in Puglia c'erano 40° all'ombra!
Solitamente in questi momenti tiro fuori le foto di quando vivevo a Newcastle e la sola vista di quelle immense distese di verde mi fa stare subito meglio. Oggi, frugando fra i Midori, mi sono capitate tra le mani le immagini di uno dei miei viaggi del cuore.
Prendi un gruppo di amici, una valigia preparata frettolosamente e una macchina a noleggio. Aggiungi un pizzico di voglia di avventura e l'emozione tipica di una gita "on the road": ecco la ricetta perfetta per un viaggio in Northumbria alla scoperta di antichi castelli, pittoreschi villaggi di pescatori e verdi brughiere.
Una Regione straordinaria in cui Inghilterra e Scozia si fondono creando paesaggi mozzafiato che sono una vera medicina per l'anima. Il posto ideale in cui andare a ristorare lo spirito e il corpo con lunghe passeggiate e frequenti pit-stop nei numerosi e caratteristici pub e baretti della zona, in cui trovare riparo dal freddo vento del nord gustando un delizioso fish and chips o una fetta di carrot cake... a tutto burro!!!
La nostra avventura parte da Newcastle Upon Tyne dove noleggiamo una macchina e ci dirigiamo verso nord. Inizialmente prendiamo la statale ma, alla vista delle indicazione per la litoranea, decidiamo di spegnere il navigatore e di seguire questo percorso alternativo che ci ha ripagati, per qualche chilometro percorso in più, con panorami da fiaba.

La prima tappa del nostro viaggio è il minuscolo villaggio di pescatori di Seahouse. Qui vi sentirete dentro una cartolina o un romanzo di Hemingway!
Da questa perla sulla scogliera partono i traghetti che portano alle isole Farne, un complesso costituito da 28 piccolissimi isolotti che sono un vero santuario per gli ornitologi di tutto il mondo.
In questo posto nidificano infatti moltissime specie di uccelli tra cui Gabbiani Reali, Cormorani e Sterne, ma le vere star delle isole sono senza dubbio i simpatici Pulcinella di mare con i loro coloratissimi e caratteristici becchi.

Nella riserva è presente anche un'importante colonia di Foca Grigia.Vi assicuro che non dimenticherete facilmente l'esperienza di guardare negli occhi un esemplare di foca: sono animali stupendi e osservarli nel loro habitat naturale ad una distanza ravvicinata è un vero privilegio!

Con i battelli, che offrono escursioni con formula "all day" o "half day", è possibile raggiungere Staple Island, Longstone Island e Inner Farne, la più grande. Qui sorge una cappella dedicata a Saint Cuthbert e un grande faro dalla cui cima è possibile ammirare tutte le isole e la silhouette di un antico castello che, visto dal mare, ha un'aria affascinante e spettrale allo stesso tempo: è il castello di Bamburgh, la nostra prossima tappa. Lasciamo a malincuore le Isole Farne e ci dirigiamo verso Bamburgh Castle, poco distante da Seahouse.

Questo castello è talmente grande e imponente da strapparci uno "wow"appena ce lo troviamo davanti!
Il suo ultimo proprietario fu l'industriale vittoriano William Armstrong che portò a termine importanti lavori di restauro. Il castello appartiene tutt'ora alla famiglia Armstrong ed è aperto al pubblico. Se volete vivere un'esperienza principesca sappiate che, per 600 pound a settimana, potrete soggiornare in uno degli appartamenti che sono stati ricavati nel castello o magari affittare una sala per festeggiare qualche ricorrenza speciale!
Grazie al suo ottimo stato di conservazione, il castello di Bamburgh ha fatto da scenario a numerosi film di successo come Robin Hood, Elizabeth e Macbeth.

Lasciato Bamburgh, procedendo in direzione Holy Island, si inizia a sentire profumo di Scozia: il paesaggio è un'alternarsi di immense distese di verde recintate con muretti a secco, dai quali fanno capolino simpatiche pecorelle dal manto setoso. Sono talmente curate che sembrano uscite da un'illustrazione di un libro di fiabe!
Con la loro lana si producono i pregiati filati di lana vergine che si utilizzano per realizzare i famosi kilt e tanti altri splendidi manufatti.
Giunti a Lindisfarne (chiamata dagli inglesi "Holy Island", ovvero, "Isola Santa"), restiamo ammutoliti dall'unicità e dalla bellezza del luogo.
L'unica lunga strada che separa l'isoletta dalla terraferma sembra non finire mai e ci proietta in un paesaggio quasi lunare: quando la marea si ritira si formano infatti delle pozze d'acqua che, illuminate dai raggi del sole, creano delle sfumature di colore e dei giochi di luce davvero suggestivi!

L'isola, che per due volte al giorno rimane isolata in seguito all'innalzamento delle maree, sembra una piccola "Mont Saint Michelle".

Per arrivarci non esistono ne traghetti ne treni; ma proprio questo suo estremo isolamento e le difficoltà di accesso ne hanno preservato l'integrità nel corso del tempo rendendola un luogo magico e unico, un affascinante rifugio per romantici, sognatori e pellegrini.
Chiunque volesse andarci deve fare i conti con il mare e attenersi ai vari tabellari con gli orari dell'alta marea disponibili sul web o nella cartellonistica presente sull'isola.
E se, nonostante le precauzioni, l'alta marea dovesse sorprendervi, l'esperienza di vedere la vostra auto galleggiare sarà meno amara se vissuta dalla cima di uno dei romantici rifugi disseminati sull'isola!

Si percepisce subito che Lindisfarne è un luogo intriso di spiritualità: l'isola deve infatti il suo nome all'omonima abbazia.
Le rovine dell'abbazia vi affascineranno e, allo stesso tempo, vi faranno venire la pelle d'oca!
Anche se ufficialmente siamo ancora in Inghilterra, i cottage in pietra, il verde intenso dell'erba e le barchette dei pescatori, creano una tipica atmosfera da villaggio scozzese.
A ridosso della baia svetta la Rocca di LIndisfarn il cui aspetto attuale è dovuto ad una ristrutturazione voluta nei primi anni del '900 da un certo Edward Hudson, famoso editore inglese e proprietario della rivista "Country Life"che acquistò la proprietà per farne un'esclusiva residenza estiva in stile Edwardiano, che vi consiglio di visitare.

Nella spiaggia davanti al castello svettano sculture di sassi improvvisate dai pellegrini che ancora oggi approdano sull' "Isola Santa"per meditare, riflettere e pregare.

Prima di lasciare Lindisfarene è doveroso fermarsi a gustare il famoso sandwich di granchio e i piatti a base di salmone affumicato in uno dei pittoreschi e calorosi pub dell'isola dove vi sentirete a casa!

Abbiamo già nostalgia di questo luogo non appena ce lo lasciamo alle spalle per dirigerci verso Edimburgo, dove si concluderà il nostro viaggio.
Giunti nella capitale scozzese, non ci resta che tirare le somme di questa affascinante avventura davanti ad un'ottima Pie a base di spinaci, patate e formaggio e ad un bel boccale di birra. In fondo, dopo tutti questi chilometri ce lo meritiamo, non credete?

Comments