Basilico: non solo pesto
- Federica
- 6 ott 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Sarà per il suo profumo inebriante o perché dai greci era considerata una pianta regale, intorno al basilico sono nate, in tutta l'area del Mediterraneo, una serie infinita di storie e credenze che si tramandano da generazioni. Mentre pensavo a cosa scrivere nell'articolo di oggi, mi è venuta in mente una storia legata a questa pianta che mi è rimasta molto impressa. Questa è, secondo la leggenda, la storia che ispirò la nascita dei famosi vasi a forma di testa di moro che, ancora oggi, siamo abituati a vedere fuori dai balconi di molte case siciliane, tanto diffusi da essere diventati un simbolo di questa regione.

Intorno all'anno 1100, nel periodo della dominazione araba in Sicilia, viveva a Palermo una ragazza bellissima che conduceva una vita ritirata dedicando tutte le sue attenzioni alla cura delle piante del suo balcone. Un giorno un moro la vide e se ne innamorò perdutamente. Lei non rifiutò le sue attenzioni e ricambiò il suo amore, ma non appena seppe che presto l'avrebbe lasciata per tornare in Oriente dalla moglie e dai figli, lasciò che si addormentasse e lo uccise tagliandogli la testa.
Poi nella testa mozzata del giovane mise una pianta di basilico che espose nel terrazzo insieme alle altre piante in modo da poterlo tenere sempre con lei. Il basilico, innaffiato dalle lacrime della ragazza, diventò talmente rigoglioso da suscitare l'invidia dei vicini che, per non essere da meno, si fecero costruire dei vasi in ceramica a forma di testa di moro, li riempirono di piante e li esposero fuori dai loro balconi.
Leggende a parte ho scoperto che, oltre al basilico comune, esistono circa 160 varietà di questa straordinaria pianta, ognuna con caratteristiche e proprietà differenti.

Si va dal classico Genovese, ideale per il pesto ligure, al Napoletano, perfetto con le melanzane.
La varietà Osmin è perfetta per fare il pesto rosso, mentre l'Anice è ottimo con il pesce e il Licorice con la carne. Il Piperitum ha un delicato profumo al mentolo, mentre quello Greco è caratterizzato da foglie molto piccole ed è ideale per la coltivazione in vaso.
Una curiosità: il basilico è considerato dagli ellenici un portafortuna infatti ogni famiglia ne ha un vasetto nella finestra di casa e viene usato prevalentemente come pianta ornamentale.
Il basilico Artico ha un'aroma pungente ed è perfetto per insaporire piatti a base di verdure e per preparare infusi digestivi.

Le varietà Menta, liquirizia e Limone hanno fiori e foglie tendenti al color malva e sprigionano fragranze fruttate e aromatiche alle quali i loro nomi fanno riferimento.
C'è poi il basilico Cannella, una pianta originaria del Messico caratterizzata da un aroma dolcemente speziato, molto usata soprattutto per la preparazione di piatti etnici e ricercati.
Il basilico Comune invece, è l'ideale (insieme a un filo d'olio extravergine d'oliva) per dare carattere ai piatti freddi.
Solitamente noi italiani siamo abituati ad associare immediatamente il basilico al pesto ligure, un'eccellenza assoluta della nostra cucina. Gli usi e le proprietà di questa pianta però sono infiniti: guai infatti considerarla solo una semplice aromatica!
Io per esempio ho imparato di recente da mio suocero (napoletano doc e grande appassionato di cucina) a utilizzarla per preparare l'olio al basilico, ideale per condire e rendere speciale una semplice bruschetta, delle verdure grigliate o un'insalata caprese.

Se leggermente riscaldato è anche un ottimo olio da massaggio perché ha proprietà antinfiammatorie e distensive per i muscoli.
Oltretutto l'olio al basilico è semplicissimo da preparare:
-Prendete delle foglie di basilico, lavatele bene e fatele asciugare su un canovaccio.
-Quando saranno completamente asciutte, trasferitele in un barattolo di vetro precedentemente sterilizzato e riempitelo con olio extravergine d'oliva.
-Chiudetelo per bene e riponetelo in un luogo fresco e buio per qualche settimana e... il gioco è fatto: avrete per tutto l'inverno il profumo dell'estate racchiuso in un barattolo!
Potete consumarlo subito ma sappiate che, con questo sistema, si conserva bene per diversi mesi.
Un piccolo accorgimento: ricordatevi di raccogliere le foglie prima che la pianta fiorisca in modo da preservarne l'aroma.
Probabilmente siete ancora in tempo per prepararlo, cosa aspettate? :)
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